"Come far partecipi le famiglie di ciò che accade a scuola? Di ciò che i loro bimbi vivono: come si esprimono nel fare e nel pensare, come noi insegnanti ed educatori ci poniamo nel proporre tempo e significato nel dipanarsi delle giornate? Queste sono alcune delle tante riflessioni e/o preoccupazioni, emerse all’inizio di questo anno scolastico, che ci hanno interrogato facendoci attuare alcuni tentativi “ironici” di risposta.
Sono cambiate le modalità di incontro con i genitori: abbiamo intensificato i colloqui individuali (il bel tempo ci ha aiutato a farli in presenza all’aperto) e abbiamo ripensato le assemblee: la prima ancora in presenza all’aperto, poi utilizzando la piattaforma virtuale, mostrando circa 10/15 minuti di video con vari spezzoni della giornata scolastica: momenti di routine e di gioco, conversazioni, esperienze didattiche.
Manca ancora qualcosa di fondamentale per completare la restituzione del vissuto dei bimbi: il dialogo che accade spontaneamente tra bambino e genitore di fronte a un elaborato esposto (disegno, fotografia, cartellone...) che avveniva nei tempi di arrivo o di ricongiungimento serale, quando i familiari potevano entrare e attardarsi negli spazi interni della scuola. Dialogo importantissimo perché offre al bambino l’occasione di raccontarsi supportato dalla documentazione e al genitore di conoscere ciò che è accaduto in scuola al proprio bambino, ma soprattutto intuire nel concreto il metodo educativo proposto e poterne chiedere ragione alle insegnanti.
Questo valore aggiunto ci manca molto! Per sopperire a questa mancanza abbiamo provato a costruire un semplice giornalino: a Cristo Re, il primo numero ha descritto l’esperienza educativa dei primi due mesi; il giornalino del Minelli Giovannini ha raccontato il tempo di Avvento e preparazione al Natale vissuto nelle singole sezioni. La prima modalità dà valore all’unità di intenti educativi della scuola, anche se vissuti nelle famose “bolle” imposte dalle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria; la seconda dà valore ai percorsi diversificati delle singole sezioni, facendo emergere i diversi punti di osservazione della nascita di Gesù.
In entrambi si è scelto di utilizzare: lo scritto dalle insegnanti, arricchito da espressioni dei bambini, per raccontare il percorso; le immagini, fotografie delle giornate o di elaborati dei bambini, per testimoniare le esperienze. Il giornalino, realizzato in modo personalizzato per ogni sezione, è stato mostrato ai bambini affinché potessero ritrovarsi in una storia vissuta, poi portato a casa per poterlo condividere e raccontare ai genitori.
Abbiamo scelto di stampare le copie cartacee per sostenere nei bambini le possibilità di guardare e riguardare, maneggiare anche in autonomia ciò che può far loro rivivere l’esperienza. Tuttavia abbiamo anche utilizzato mezzi virtuali per inviare alle famiglie il sonoro dei canti imparati e cantati dagli stessi bimbi a commento delle immagini dei diversi presepi realizzati nelle due scuole.
[Lucia Fanfoni, Coordinatrice scolastica, delle Scuole dell'Infanzia Cristo Re e Minelli Giovannini]
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