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COSE FANTASTICHE

Tra tecnologia e desideri

La tecnologia è nulla. Quello che è davvero importante è l'avere fede nelle persone, nel fatto che loro siano sostanzialmente capaci e intelligenti, e che se gli fornisci degli strumenti, loro saranno in grado di fare cose fantastiche.

Steve Jobs - co-founder and CEO Apple Inc



Portare davanti agli occhi dei bambini quello che incontrano fuori e quello che fa già parte della loro esperienza, suggerendo strade per riconoscerlo e dargli ordine: questo è il metodo educativo della scuola. Il compito della scuola non è migliorare le skills per ottenere le massime performance, ma introdurre conoscenze e promuovere competenze attraverso prima il gioco e poi il lavoro, con un linguaggio dapprima non codificato, poi formalizzato in discipline.
Anche l’approccio con la tecnologia nella scuola primaria Il Pellicano segue questo metodo: si tratta di un percorso di scoperta, nel quale i nostri bambini vengono accompagnati da personale interno, da collaboratori esterni, volontari e papà “tecnologici”, che trasmettono ai bambini il senso della tecnologia come strumento per conoscere la realtà e indagare la sua grandezza e il senso di infinito che porta.

L’approfondimento sulla tecnologia ha la funzione di introdurre i bambini a un nuovo mondo che non c’è sui libri e che spesso non è conosciuto a fondo dai loro genitori, ma che pervade le loro vite, rendendoli spettatori passivi di qualcosa pensato e realizzato da altri, non necessariamente per loro.

Cosa abbiamo fatto finora?


La tecnologia, nella scuola primaria, è soprattutto l’uso degli strumenti. Non solo e non subito quelli informatici: il percorso parte dal primo strumento naturale che i bambini hanno in dotazione, cioè le proprie mani, per affrontare poi i primi strumenti di scuola – matite, forbici, righelli -, aprirsi quindi agli strumenti meccanici e agli oggetti che funzionano con meccanismi e infine passare agli strumenti informatici propriamente detti.

Le mani sono uno strumento molto importante di conoscenza della realtà, un terminale per lo sviluppo di capacità intellettive, la sede di memoria di informazioni anche molto complesse e un amplificatore per la generazione di nuove idee. Ci aiutano a contare, a scrivere, a prendere le misure, a plasmare la realtà, a trasmettere sentimenti, a distinguere il caldo dal freddo, il ruvido dal liscio e tante altre importantissime azioni. All’interno delle mani risiede, in modo prevalente, il quinto senso, quello del tatto, fisicamente il più lontano dal cervello, che si sviluppa attraverso il contatto diretto con l’oggetto da conoscere.

Nell’era dell’intelligenza artificiale, dell’interconnessione e dell’automazione, le mani stanno perdendo progressivamente le loro funzioni, abilità e il loro ruolo; i bambini, in particolare, hanno perso il gusto dell’uso delle mani. Allo stesso tempo il mondo del lavoro ha sempre più bisogno di bravi tecnici e di gente che “sappia dove mettere le mani”.

Per questo il primo passo che abbiamo fatto è stato l’allestimento di un grande salone della scuola, l’Aula Marcellino, come spazio polifunzionale: lo abbiamo reso sede di laboratori che prevedono il coinvolgimento della fisicità (corpo e mani); in particolare, laboratori di psicomotricità, meccatronica, musica e geometria applicata sul campo.

Abbiamo reso stabile, nell’offerta dei laboratori extracurricolari, la presenza di un laboratorio di falegnameria, mentre nel percorso curricolare sono comparsi progetti, per ora limitati nel tempo, di meccatronica, guidati da esperti del settore.

Quali sono i prossimi passi?


La seconda aula coinvolta nel progetto è quella informatica. Di recente abbiamo ultimato di attrezzare uno spazio con 10 postazioni internet, connesse in rete e a una stampante, dove - a partire dal 2023 - le classi dalla terza alla quinta avranno modo di accedere per esplorare i primi rudimenti di questa disciplina.

Desideriamo che un percorso di tecnologia guidato da esperti possa diventare stabile all’interno del curricolo scolastico, proponendo un’offerta ampliata di un secondo pomeriggio alla settimana, a gestione laboratoriale, da svolgersi in questi spazi. Questa strada, dalla prima alla quinta elementare, avrà l’obiettivo di far recuperare il gusto di usare le mani e il corpo per conoscere e plasmare la realtà che ci circonda.

Per utilizzare al meglio e in sicurezza questi spazi, in cui è prevista, per la natura stessa del laboratorio, l’alternanza di bambini di classi differenti, abbiamo inoltre individuato la necessità di un intervento che garantisca il costante ricambio dell’aria. Vogliamo dotare anche le aule polivalenti di adeguati impianti audio e di altri attrezzi tecnologici e piccoli arredi che favoriscano le attività laboratoriali.

Cosa puoi fare tu?


Vogliamo permettere ai nostri bambini di utilizzare questi spazi polivalenti in maniera regolare e sicura all’interno del curricolo scolastico: vorremmo introdurre esperti dei laboratori di arte, teatro o meccatronica, per permettere ai bambini di lavorare sull’espressività corporea, sulla relazione, sulla manualità fine e sui propri talenti.

Il progetto prevede inoltre l’acquisto di un sistema di ricircolo dell’aria per alcune aree della scuola primaria e di una strumentazione adeguata per fruire al meglio delle possibilità laboratoriale e tecnologiche recentemente allestite.

Ogni donazione, piccola o grande che sia, contribuirà a raggiungere questo obiettivo.

Per raggiungere insieme questi obiettivi anche il tuo contributo è fondamentale: grazie per la tua generosità!